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La somma di tutte le scelte di ognuno di noi nella vita di tutti i giorni si concretizza nell’impatto delle nostre abitudini sul Pianeta.
È sufficiente pensare quante volte mangiamo durante la giornata per capire l’importanza di portare a tavola prodotti etici e sostenibili e prendere coscienza della propria alimentazione.
Se a questa consapevolezza aggiungiamo la crescita esponenziale della popolazione mondiale negli ultimi anni, risulta evidente la necessità di apportare cambiamenti ai nostri consumi indirizzandoli in una direzione sostenibile. Nel 1950 la popolazione mondiale si aggirava intorno ai 2,5 miliardi di persone, nel 2010 è salita a 7 miliardi, che nel 2022 sono cresciuti a 8, con una stima di 9 miliardi nel 2037.
Anche se in una nota delle Nazioni Unite si legge che la crescita della popolazione sta rallentando, la situazione attuale ci obbliga a rivoluzionare la produzione agro-alimentare e le nostre abitudini alimentari.
Continua a leggere l’articolo di Officina Sostenibile per scoprire i 10 consigli per un’alimentazione sostenibile del WWF.
Nel 2015 il WWF, in parallelo con l’Expo attraverso iniziative sia dentro che fuori la manifestazione, ha lanciato il progetto La natura del cibo. Una sola terra per nutrire il Pianeta. All’interno troviamo il decalogo per mangiare sostenibile: dieci semplici regole e accorgimenti per mangiare nel rispetto dell’ambiente.
Per la nostra salute e quella del Pianeta cerca di privilegiare l’acquisto di prodotti locali che veicolano la tipicità di una zona e riducono le emissioni di anidride carbonica dovute al trasporto.
Oltre a questo i prodotti locali garantiscono un livello di freschezza elevato e hanno una ricaduta positiva sull’economia locale.
Tra i diversi fattori che hanno portato alla nascita di Officina Sostenibile c’è proprio la voglia di dare voce alle realtà virtuose di un territorio.
Non c’è niente di più bello che passeggiare tra i banchi dei mercati locali e lasciarsi trasportare dai colori e dagli aromi dei prodotti di stagione.
La frutta e la verdura hanno una loro stagionalità e, come accade nei ristoranti stellati, il nostro menù dovrebbe essere diversificato in base alla stagione. Inoltre, considera che i prodotti di stagione non fanno solo bene alla salute, ma hanno anche un minore impatto ambientale.
Per fare un esempio la produzione in serra di un kg di pomodori fuori stagione rilascia 70 volte più CO2 rispetto alla stessa quantità prodotta in campo durante la stagione.
Per la salute e l’ambiente, è preferibile scegliere una dieta prevalentemente a base vegetale riducendo il più possibile il consumo di carne: limitando le proporzioni e il numero di volte in cui consumiamo carne.
Fondamentale è la scelta della carne che deve essere prodotta in modo sostenibile ed etico, evita di incentivare gli allevamenti intensivi dannosi per gli animali e la salute. Se ti è possibile modera anche il consumo dei derivati come latticini e uova.
Ricorda che esistono alternative vegetali altrettanto gustose, come i legumi, ma molto meno dannose per il Pianeta e gli esseri viventi.
Anche il pesce deve essere selezionato, cercando di optare per i prodotti ittici locali e stagionali.
Proprio come per la carne, prediligi il pescato al pesce di acquacoltura, ed evita di acquistare specie minacciate e di consumare squali e razze.
Biologico non è una moda, biologico è uno stile di vita. Scegli produttori etici che:
L’agricoltura biologica fornisce cibi più sani e garantisce il minimo impatto ambientale delle colture.
All’incirca quasi ⅓ del cibo acquistato finisce nella spazzatura. Quindi cerca di organizzare al meglio la lista della spesa, controlla le scadenze gestendo il tuo frigo al meglio, congelando e riciclando gli avanzi.
Se ci rifletti buttare il cibo comporta un doppio spreco: quello del cibo di per sé e quello delle risorse che sono servite per farlo arrivare sulla nostra tavola.
È consigliabile evitare l’acquisto di prodotti con un utilizzo eccessivo di imballaggi.
Attualmente, circa il 40% dei rifiuti generati dai cittadini italiani è costituito proprio da imballaggi. Al fine di ridurre la considerevole quantità, è possibile fare una scelta consapevole preferendo l’acquisto di merci con imballaggi minimi oppure optando per prodotti sfusi e riutilizzabili.
I cibi eccessivamente elaborati, come snack e pasti pronti, richiedono un dispendio di risorse elevato per essere prodotti e di conseguenza comportano un impatto maggiore per l’ambiente.
Anche per un discorso di salute cerca di preferire prodotti semplici e freschi da cucinare con le tue mani.
Sia in casa che fuori casa la bottiglia d’acqua è l’esempio che per eccellenza rappresenta l’insostenibilità.
Cerca di preferire il consumo dell’acqua del rubinetto quando sei a casa, magari installando un depuratore, e di non dimenticare mai la tua borraccia quando esci fuori casa.
Per ridurre gli sprechi e il consumo energetico anche durante la preparazione dei pasti, adotta pratiche consapevoli in cucina:
Possiamo integrare questi dieci punti, ricorrendo sempre ai consigli del WWF per fare delle scelte alimentari sostenibili, con tre ulteriori criteri:
Abbiamo già parlato della definizione di alimentazione sostenibile, ma in questo articolo ti abbiamo voluto presentare 10 consigli per un’alimentazione sostenibile da portare con te nella vita di tutti i giorni.
Fonti
